Terza di campionato, il numero 3 è il numero perfetto per vedere le prime 3 pretendenti allo scudetto tutte sconfitte

16.10.2012 17:18 di Sandro Spinetti   vedi letture
Melli con Giorgio Armani
Melli con Giorgio Armani
© foto di Foto Savino Paolella

Cadono tutte insieme le 3 maggiori accreditate al titolo Italiano e sulla vetta della classifica sventolano i vessilli di Bologna (nobiltà in risalita), Varese (altre grande del passato) e Sassari (la provinciale che da 3 anni sconvolge le menti degli osservatori e la classifica del campionato).

Tre sconfitte sì, ma dai toni e colori diversi:

Cantù si è arresa a Sassari, forse la squadra più equilibrata del Campionato e si è arresa per una magia, invenzione o…disperazione di Drake Diener che, aiutato dal morbido difensore, ha piazzato il tiro vincente sul filo della sirena, consolidando una tendenza tutta sassarese, capace di vincere gare importanti con un tiro allo 0’’ secondi !

Siena ha anch’essa lottato, ma il rinnovamento è stato troppo complesso e profondo per non doverlo mettere in conto e pagarlo all’inizio della stagione.

I risultati alterni del precampionato e la sconfitta nella Supercoppa non erano casuali, sta ora a Banchi, alla società ed al pubblico, di avere un po' di pazienza: il carattere da grande società e squadra è lì, nascosto ma presente e di Siena ne sentiremo certamente parlare.

Milano, ahimè Milano !  Cosa dire di una squadra che da 2 anni (ma ancor prima) appare una bella incompiuta, troppo incline a pavoneggiarsi allo specchio e meno a capire che la pallacanestro è un grandissimo gioco di squadra.

Non vorrei che Milano imitasse la Roma di questi ultimi tre anni e tra arrivi e partenze, giovani e vecchi, teorie cestistiche spagnoleggianti e scuole e lingue diverse, non riuscisse a costruire la sua “babele”.

Certo lo scorso anno è arrivata 2^ in Italia, ha recuperato nell’ondivaga stagione europea, ma non ha mai fatto un vero progresso ed è vissuta sulle lacune degli altri, sui soldi del Patron e sulle performance individuali di qualche suo giocatore.

Questa volta, al di là della mentalità opinabile di molti ragazzi e forse della mano tenera di alcuni dirigenti, è proprio Scariolo che deve far rivedere Scariolo.

Qui non stiamo allenando dei baldi giovanotti o una squadra di paese che vuole lentamente migliorare ed emergere, qui siamo in presenza di budget importanti, di giocatoti a 5 o 6 zeri, di giovani promettentissimi e non ci sono alibi per alcuno.

Mi dicevano che Fabbricatore, in tempi non sospetti (scorsa settimana) aveva titolato: Ma Milano merita l’Armani ?

Io sarei ancora più sintetico e non darei la possibilità di interpretazione alcuna: Giorgio Armani, merita questa Armani ?

Contraltare a queste sconfitte eccellenti, troviamo delle vittorie altisonanti, forse non pronosticate, ma gradevoli per dare sale ed interesse al nostro Campionato.

Bologna era già in crescita ed aver cambiato poco l’ha agevolata: ben tornate V nere !

Varese ha ricostruito pian, piano il suo Gruppo ed anche il paziente lavoro di Recalcati è stato un elemento di cui la Varese 2012 sta usufruendo e ne determinano i suoi primi successi: ad majora gialloblu!

Di Sassari, che dire ?  Play off da matricola nel 2010, Final four e Lega Europa nel 2011, vetta della Classifica nel 2012. Una escalation impronosticabile, ma di grande spessore.

Il merito va a 3 componenti : Il Presidente Sardara ed il suo staff, la personalità e la pallacanestro di coach Sacchetti e l’esplosività e l’amore del pubblico sassarese che ha trasferito nel palazzetto l’intera città.

La Sardegna è una polveriera di corretta passione ed a quasi 40 anni di distanza ed in tempi più difficili, riafferma i successi del Brill Cagliari, ne ha seguito le orme, ne ha superato i risultati.

Non a caso, è l’ambiente e la passione che fanno spesso la differenza, anche ad onta di budget 3 o 4 più sostanziosi e di cui dispongono chi aspira all’Europa ed al Tricolore.

Infine, ma non per ultima, una considerazione sul gioco fin qui espresso dalle nostre squadre e se qualche cosa di nuovo si sia visto in queste giornate.

Rispondiamo con un solo concetto: guidano la classifica le squadre che fanno della fantasia e della duttilità, unite ad una buona difesa, il loro fortissimo credo.