Aradori: "Sono arrabbiato perché tengo alle sorti di Siena, meglio pensare a Malaga"

Venezia, dopo la storica vittoria di domenica con la Mens Sana, si è vista recapitare una multa di 2.600 Euro "per offese e minacce verbali collettive frequenti del pubblico agli arbitri, per lancio di oggetti non contundenti (palle di carta) collettivo e frequente, colpendo, per lancio di rotoli di carta che provocava il ritardato inizio della gara". Intanto, 24 ore dopo la sconfitta, Pietro Aradori non ha ancora del tutto metabolizzato il risultato. "Odio perdere - ribadisce - e tanto più se sono io a sbagliare il tiro decisivo. So che può capitare, a Treviso è andata così, ma questo non mi fa di certo diminuire la rabbia. Sapevamo che la sfida era tutt'altro che semplice, di fronte a un pubblico fantastico e a una città che aspettava più di ogni altra cosa questa partita. Mi prendo tutte le mie responsabilità, perché sono un giocatore che, se c'è un ultimo tiro da prendersi, non si nasconde certo dietro un dito. Anzi, mi fa piacere che la squadra si sia affidata al sottoscritto dopo essere riuscita quanto meno ad arrivare a giocarsela nell'ultimo possesso. Ma la rabbia resta e non rimane quindi che pensare a Malaga, al prossimo impegno in Eurolega. Del resto, la Mens Sana è stata costruita per il doppio impegno e non può essere certo la stanchezza degli appuntamenti ravvicinati a non farci scendere in campo per vincere. Se sono arrabbiato è perché ci tengo particolarmente, alle sorti di Siena. Sbagliare un tiro libero è frustrante, ma non vorrei farla troppo lunga".