Paul Mitchell Pavia, l'entusiasmo di Biligha: "Che prestazione contro la Virtus!"

11.01.2011 20:20 di  Massimiliano Marino   vedi letture
Paul Mitchell Pavia, l'entusiasmo di Biligha: "Che prestazione contro la Virtus!"

In estate, è stato l'oggetto del desiderio di molti club. Dopo un Europeo Under 20 di altissimo livello condito da ottime percentuali al tiro in relazione ai minuti giocati, sono stati tanti i club che hanno bussato alla porta di Curioni, patron dell'Assigeco BPL Casalusterlengo, ancora oggi proprietario del suo cartellino, per assicurarsi le prestazioni di Paul Stephane Biligha. Poi, i buoni rapporti tra il g.m. Bianchi e la sua città hanno permesso al Pavia di strapparlo alla concorrenza. E' proprio in riva al Ticino che il lungo classe 1990 sta progressivamente crescendo in atletismo e fisicità, tanto da essere già diventato un vero e proprio idolo della Tribunetta. Di fatto, tra schiacciate e stoppate, sta letteralmente facendo impazzire pubblico e avversari. A proposito di stoppate: è il primo nella classifica generale di A Dilettanti, forte di una media di 1.19. Davvero niente male.


Paul, finalmente una vittoria. Le statistiche dicono che dopo Marcante sei stato il migliore in campo...

"Sono molto contento perchè siamo riusciti ad ottenere una vittoria dopo tre sconfitte. Dopo Piacenza eravamo giù di morale perchè avevamo giocato un'ottima partita ma ci è mancato quel pizzico di cattiveria che invece abbiamo tutti messo contro Siena".

Soprattutto a livello difensivo...

"Abbiamo tenuto a bada i loro tiratori. E' stata proprio l'efficacia dal punto di vista difensivo la fonte da cui abbiamo acquisito fiducia in noi stessi. E poi il fatto di aver messo in difficoltà uno come Casadei mi ha entusiasmato molto".


Lo sai che il tuo coach, a fine gara, ti ha rivolto tanti complimenti per la prestazione fornita?

"Sono contento e mi fa piacere. Mi ha chiesto di migliorare nei particolari, quindi di stare attento sia alla fase difensiva che in quella offensiva, cioè in quelle situazioni in cui di solito non presto molta attenzione. Perchè tiri, possessi, sfondamenti, schiacciate sono in grado di farli ma, come mi ha fatto presente il coach, per migliorare devo prestare attenzione al dettaglio perchè è quello che fa la differenza".


E poi la realizzazione di quell'alley-oop è stato un gesto tecnico davvero straordinario...

"Giuro che è stato improvvisato, io e Fabio (Marcante, ndr) non ci eravamo assolutamente messi d'accordo prima. Lui è un ottimo giocatore: mi è bastato vedere il movimento che stava compiendo per capire che avrei dovuto saltare in alto per afferrare il pallone e per effettuare la schiacciata".