Andrea Menozzi: «Reggio Emilia è il top per lavorare coi giovani»

23.07.2010 11:50 di  Matteo Marrello   vedi letture
Fonte: Il Resto del Carlino - Reggio Emilia
Andrea Menozzi (foto Pall. Reggiana)
Andrea Menozzi (foto Pall. Reggiana)

La tradizione la inaugurò Piero Montecchi, poi sarebbero arrivati i Basile e i Melli. Il settore giovanile della Pallacanestro Reggiana è da sempre fucina di grandi talenti, e da diversi anni responsabile del vivaio biancorosso è Andrea Menozzi il quale, nei giorni scorsi, ha rinnovato su base triennale il contratto che lo mantiene alla guida degli Under della Trenkwalder.


Menozzi, scaduto l’ultimo contratto, non le sarebbe piaciuto tentare nuove strade professionali? Come mai ha deciso di rimanere?
«Perché la prospettiva che mi è stata offerta, è di poter continuare a lavorare con serietà, concretezza e progettualità. Cosa che, a livello nazionale, è molto raro trovare».
 

Aveva altre offerte?
«Alcune società di A1 mi hanno cercato perché andassi a guidare il loro settore giovanile o nel ruolo di assistente in prima squadra. Ma appena è arrivata la proposta della dirigenza reggiana ho lasciato perdere tutto il resto».


Ha avuto anche assicurazioni sul budget per il vivaio?
«Ho ricevuto certezze in merito al fatto che la struttura resterà inalterata e che la società intende continuare nella sua politica di sostegno alle formazioni under. Era ciò che mi interessava. Se si dovrà ottimizzare le risorse faremo anche noi la nostra parte».


Come se la sono cavata quest’anno i giocatori di proprietà Trenkwalder in giro per l’Italia?
«Ancellotti, a Pozzuoli, se l’è cavata benino. Derraa, prima di infortunarsi, stava disputando una stagione al di sopra delle nostre aspettative. Simone Cortesi e Giovanni Carenza hanno fatto molto bene in A dilettanti, il primo a Riva del Garda, il secondo con la Virtus Siena. Un po’ meno bene è andato Defant a Perugia. Al di là di quale sarà la sua collocazione (il giocatore è in predicato di essere il decimo della Trenkwalder 2010/2011, ndr), dovrà dimostrare il suo valore».


E del talento Frassineti, ingaggiato dalla prima squadra, che pensa?
«Provammo a prenderlo già ai tempi in cui giocava nella Nazionale Under 18, ma lui preferì restare a Forlì. E’ pronto per fare il definitivo salto di qualità».


IN TEMA di settore giovanile da registrare, anche la partenza di Giuseppe di Manno, l’anno scorso allenatore della Under 17, e Paola Iemmi, preparatrice atletica del vivaio.

Gabriele Gallo