Virtus Bologna, Collins è al capolinea. La decisione presa da Lardo

15.06.2010 10:50 di  Matteo Marrello   vedi letture
Fonte: Corriere di Bologna
Andre Collins
Andre Collins
© foto di © Legabasket

Pietra angolare della ricostruzione virtussina dodici mesi fa, quando inchiostrò un contratto di due anni più opzione per un terzo, oggi Andre Collins è già fuori dalla casa bianconera. Il club ha comunicato al giocatore e ai suoi agenti che non rientra più nei piani tecnici di Lino Lardo, dandogli praticamente il via libera per cercarsi una nuova squadra. La Virtus ha una clausola di uscita dal contratto del play americano e la eserciterà. «Andre non rientra nei piani del nostro allenatore e allora lo lasceremo libero - ha detto Claudio Sabatini - Mi dispiace perché è un ragazzo che ha dimostrato grande attaccamento alla maglia e per questo non faremo problemi per liberarlo». L'esperienza di Collins in maglia bianconera si chiude così con 22 partite giocate a 11,8 punti di media con il 41,7% da tre, in un'annata fortemente condizionata dalla frattura alla mano destra patita nel ritiro di Tirrenia a inizio settembre. Rientrato poco prima di Natale, ha fatto fatica a trovare la miglior condizione e l'intesa con i compagni, ha giocato una buona Coppa Italia, ha avuto sprazzi qua e là nel girone di ritorno prima di infortunarsi alla caviglia sul finire della regular season. Saltate le prime due partite della serie con Cantù, è rientrato a sorpresa per gara 3 6 4 giocando molto bene e in gara 5 ha dato tutto pur non essendo oggettivamente in grado di scendere in campo per il problema alla caviglia. Di fondo, però, non c'è mai stato feeling con Lardo, per il quale Collins non impersonifica esattamente il play ideale. Le migliori partite dell'ex ferrarese sono state quelle in cui ha avuto le briglie sciolte: «Tira tutto quello che ti passa per le mani» lo esortò Sabatini nel corso di gara 3 dei playoff con Cantù. Fu la svolta della partita, Andre riprese una Virtus praticamente sull'orlo del ko e la portò fino a gara 5. Fuori lui, ora il club sta lavorando alla conferma di Aaron Jackson. Il giocatore piace e bisognerà solo trovare l'accordo economico per rivederlo con la canotta bianconera, anche se non c'è grande fretta come sottolinea Sabatini: «Mi hanno sempre detto che prima vanno presi gli italiani, poi i comunitari e poi gli americani, a maggior ragione se sono guardie». Fuori Collins e fuo ri anche Fajardo, la strategia della Virtus sembrerebbe portare alla ricerca di un lungo europeo e possibilmente di un passaportato. Per il comunitario si torna alla carica per Zoran Erceg, ala-centro serba di 2,10 di proprietà dell'Olympiacos che era stato a un passo dal concludere questa stagione in bianconero prima del dietrofront greco. Quest'anno ha giocato in prestito al Panionios e la Virtus si è già fatta sentire al Pireo sondando la possibilità di un altro prestito per la prossima annata. In Grecia stanno prendendo tempo perché sono alla ricerca del nuovo allenatore che sostituirà Giannakis (il sogno è Messina): una volta sciolto questo nodo si prenderanno in considerazione le opzioni per i giocatori ancora sotto contratto (Erceg ha tre anni di accordo rimanenti con l'Olympiacos). Se andasse a buon fine questa operazione, i bianconeri cercherebbero un americano nel ruolo di guardia-ala e per questo sono in stand-by le piste Markoishvili (che potrebbe rinnovare a Cantù) e Akyol (nel mirino di Caserta). Con Jackson, Koponen, un americano, Gailius e Moraschini il reparto esterni sarebbe quasi completato, mentre sotto canestro l'idea sarebbe Sanikidze, Erceg, Maggioli e possibilmente un passaportato. Infine, entro due settimane la Virtus scioglierà le riserve sulla partecipazione alla Eurocup. L'intenzione del club è di prendervi parte, anche partendo dal turno preliminare e per questo si comincerà a lavorare poco dopo il 20 agosto anche se il campionato incomincerà solo il 17 ottobre, in ritardo per i Mondiali di Turchia di fine estate.

Luca Aquino